L’ideale per me è che le persone cui insegno il Metodo Feldenkrais divengano autonome ed indipendenti.
Questo ideale in effetti è insito nelle fondamenta del Metodo e del modo in cui lo si insegna, tanto che Moshe Feldenkrais stesso ha dichiarato “Io sarò il vostro ultimo maestro. Non perché io sarò stato il miglior insegnante che abbiate potuto trovare, ma perché con me imparerete come imparare.
Quando si impara ad imparare, ci si rende conto che non ci sono insegnanti, ci sono solo persone che studiano e persone che imparano a facilitare l’apprendimento”.
Dunque l’ideale è che la persona che pratica il metodo Feldenkrais ad un certo punto si renda autonoma e indipendente dall’insegnante, cioè impari ad avere cura di sé e del proprio corpo da sola, senza il bisogno costante di una guida esterna (cioè senza dover dipendere da altri).
E questa è una grande differenza, a ben vedere, rispetto a molte altre pratiche e discipline.
Nel senso che quando la persona segue una lezione di Feldenkrais impara in effetti qualcosa che le rimane dentro e che non deve necessariamente essere ripetuto all’infinito come un atto ginnico per portarle beneficio.
Per me facilitare l’apprendimento significa in effetti accompagnare la persona verso la propria realizzazione, evitando che essa dipenda da altri per apprezzare il proprio valore o per valutare ciò che è giusto o sbagliato per lei, a livello fisico così come più in generale.