In Italia il counseling è una professione disciplinata dalla legge 4/2013 ed è riconosciuta dallo Stato (Mise).
Il counseling è una consulenza personale, cioè il servizio che un counselor professionista offre ad un’altra persona.
L’obiettivo del counseling è quello di aiutare la persona a ritrovare lo stato di benessere e di equilibrio che caratterizza una vita pienamente soddisfacente, vissuta con libertà e piacere nella direzione della propria realizzazione (qualsiasi essa sia).
Come counselor utilizzo il Metodo Somatic Experiencing®, un approccio somatico e perciò orientato verso il corpo ed il soma inteso come l’intero della persona.
Il Metodo Somatic Experiencing® è stato messo a punto dal dottor Peter Levine , psicoterapista, psichiatra e ricercatore nell’ambito della neurofisiologia del trauma.
Il metodo viene utilizzato in tutto il mondo dagli operatori che hanno conseguito l’abilitazione attraverso i corsi approvati dal Somatic Experiencing Trauma Insitute, la fondazione internazionale non profit che promuove la diffusione della tecnica anche attraverso le associazioni nazionali (qui quella italiana).

Il Metodo Somatic Experiencing si basa sulla teoria polivagale elaborata da Stephen Porges, uno sviluppo recente dello studio della neurofisiologia umana ormai riconosciuto a livello mondiale come la descrizione più funzionale del sistema nervoso.
In questa prospettiva il disturbo e il disagio della persona, così come alcune sindromi patologiche, vengono osservati come stati di sregolazione del sistema nervoso e ascritti all’impatto del trauma sulla persona, cioè all’impatto di una situazione difficile nella quale la persona è stata sopraffatta da un evento.
Secondo il Metodo Somatic Experiencing, il trauma quindi non è l’evento in sé, quanto piuttosto l’impronta che esso lascia sul sistema nervoso della persona, impronta che si esprime con disturbi, disagi, dolori o sindromi di vario tipo.
A titolo di esempio, il trauma può eprimersi attraverso il dolore cronico oppure il dolore senza causa apparente che migra in varie parti del corpo o anche attraverso alcuni disturbi digestivi e/o intestinali o con sindromi complesse come l’asma o la fibromialgia, sino ad arrivare a manifestazioni dirette come l’ansia o gli attacchi di panico.
Perciò le persone che si rivolgono al Metodo Somatic Experiencing lamentano disagi, disturbi o dolori la cui causa generalmente:
1. o è riconducibile ad un trauma certo
2. oppure apparentemente non ha ragione di essere, cioè dal punto di vista fisiologico è difficilmente spiegabile.
Con “trauma certo” qui si intendono esperienze in cui la persona si è sentita sopraffatta per certo, come incidenti di auto, cadute, aggressioni verbali o fisiche, operazioni chirurgiche anche odontoiatriche, ferite, malattie gravi, avvelenamenti, eventi catastrofici come terremoti o attentati, ma anche lutti, perdite o trascuratezze affettive subite nell’età dello sviluppo (rifiuto, abbandono, umiliazione, tradimento, ingiustizia).
Le sessioni di Somatic Experiencing sono individuali e durano circa 60/90 minuti, il metodo è sia verbale che corporeo quindi può includere il tocco da parte dell’operatore o l’auto-tocco da parte del cliente.
Per approfondire la conoscenza del Metodo Somatic Experiencing puoi contattarmi per fissare un colloquio o una sessione di prova.
Oppure puoi consultare la sezione risorse del Somatic Experiencing Trauma Institute.